giovedì 29 marzo 2012

Estremamente semplice

Mentre la macchina svoltava nel vialetto che divideva la campagna a metà, e parcheggiava sotto un albero, il sole mi batteva forte in faccia. Eva non puoi stare al sole, i farmaci ti faranno macchiare la pelle.
E mi venne subito in mente il caldo torrido dell'estate di quasi un anno prima, che sembrava così vicina sotto quello stesso albero, dentro quella stessa macchina. Quello che avevo dentro, qualunque cosa fosse, tentava di uscire disperato e avvertivo una fortissima voglia di cioccolato. Non mi sarei abbuffata, avrei solo mangiato, come le persone normali. 
Fame, Amore, 
Cioccolato, baci,
non c'è differenza.

Quando cominciò a baciarmi l'incavo del braccio, come fosse normale tra di noi tutto quel miele, mi vennero in mente tanti di quei pensieri e tanto romantici che se fossi tornata di botto in me stessa, avrei vomitato.

 Non può metterti le mani sotto la maglia- Eva no- nessuno può toccarti.
 Nessuno più. - Come le mani callose e ruvide del marito della caramamma , viscide- mai più.
Eppure lì le cose non sembravano tanto drammatiche.
Le mani di quell'uomo adulto in me bambina,

Il cibo, il cibo come il cioccolato,
Io, 
Era tutto estremamente semplice. 

\\Chissà che strano posto era quello.






> Papà mi ha costretto, trascinato, messo di peso, sollevato, sbattuto,sulla bilancia .
   Ho fatto finta di non voler sapere quanto peso, ne di essermi pesata 5 minuti prima .

Non voglio pensarci troppo, mi dispererò domani nel mio lago di patetica autocommiserazione, e con il solito semidigiuno che mi porterà facilmente sotto i 50.
Ma oggi no, oggi è tutto estremamente semplice .

3 commenti:

  1. Purtroppo conoscevo già questa storia.
    credo non ci siano commenti da fare.
    <3

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  2. ... Ti capisco fin troppo.
    leggere il tuo post mi ha fatto riemmergere il passato
    per me non c'era il patrigno ma un amico di famiglia...
    ti capisco e ti stringo ...

    Kyle

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